Gli anni 2000: Laura Conti, responsabile servizio clienti dell’azienda

Da dove cominciamo?

Beh, la mia storia con Sinapsi paradossalmente inizia da cliente: io lavoravo in un’altra azienda e Logica era il gestionale che utilizzavamo li per la nostra gestione interna. Quando la mia esperienza in quella realtà è giunta al termine sono stata contatta da Davide e Stefano perché hanno ritenuto che durante il periodo di formazione che avevo fatto con loro per imparare a usare Logica fossi stata piuttosto perspicace. Loro mi hanno insegnato a usare Logica come a un qualsiasi utente, se penso a tutto quello che è successo dopo mi sembra davvero incredibile.

All’inizio seguivo totalmente i ragazzi di Sinapsi, da loro ho imparato tutto e per questo penso che Sinapsi sia una famiglia. Non credo sia solo una questione di anni trascorsi insieme, anche se sono con loro dal 2009, quanto piuttosto della forza dei rapporti che si sono instaurati tra di noi. Dalla maniera di lavorare, dallo spirito“.

– Laura Conti

Di pari passo Logica cresceva?

Esattamente, quando sono arrivata io Sinapsi stava abbandonando GIG per concentrarsi totalmente su Logica. Infatti io non ho mai visto il gestionale precedente, non volevano che mi facessi condizionare da quell’impostazione, dovevo lavorare pensando solo con la logica del nuovo software e a come implementarlo. Da li inizia effettivamente il mio percorso con loro e Logica è cresciuta tantissimo, sulla strada ho ideato pezzetti del sistema di mio pugno assieme a Davide, cosa di cui non pensavo di essere in grado.

Realizzare software è un lavoro estremamente divertente, dinamico. Devi metterti sempre in discussione, capire che cosa serve al cliente e trovare il modo più veloce ed efficiente di fornirglielo, è una sfida. A me piace tanto e credo che questa flessibilità sia stata, nel tempo, una forza non solo mia personale ma di Sinapsi stessa.

Cosa ha permesso a Sinapsi di arrivare a oggi con questa struttura?

Credo che un fattore molto importante sia stata la partenza con una piccola azienda d’installazione di impianti complessi, perché dava la possibilità di avere un riscontro costante e sincero dagli operatori stessi riguardo al tuo lavoro. Quando sono direttamente gli utilizzatori del tuo software a dirti, modulo per modulo, con cosa si trovano bene e con cosa no è più semplice realizzare un sistema realmente agile, realmente utile. Oltre questo penso che un altro punto di forza, ora e nel tempo, siano le persone che ne fanno parte, qui siamo tutti curiosi, tutti pronti a imparare, incapaci di accontentarci o sederci. Quando metti insieme un team così credo sia più facile raggiungere certi risultati.

A oggi lo sviluppo è velocissimo, mi ricordo quando per fare un modulo ci abbiamo messo un anno e mezzo, ora un’app si struttura in due settimane, è incredibile. Tante cose sono ancora sogni ma tutti tangibili se guardi indietro a tutta la strada che è già stata fatta.

 

“Per me è un momento fondamentale del mio percorso è stato quando per la prima volta mi sono trovata davanti a un consiglio di amministrazione e dovevo comunicare cosa fosse Logica, promuoverla. Raccontando a quelle persone il lavoro che avevamo fatto ho realizzato quanto mi piacesse, quanto fosse speciale”.

– Laura Conti

Qual è stato il punto di svolta di questo percorso?

L’assunzione di Stefano Zanotti ci ha aperto il mondo del web e di quelle che erano le ultime tecnologie. Lui ci ha veramente spalancato una porta di sviluppo completamente diverso, mi sono sentita di nuovo davvero curiosa, è stato bellissimo. Per noi ha rappresentato da un lato continuare un percorso già avviato, dall’altro buttarci in un aspetto totalmente nuovo, con il senno di poi è stato importantissimo. A questo si aggiunge il ritorno diciamo fisico, di presenza, in azienda di Stefano Manara, che per noi ha rappresentato uno stimolo ulteriore, una spinta a fare bene.

“In questo lavoro serve mettersi in gioco di continuo, pensare fuori dagli schemi. Mi ricordo quel giorno che abbiamo iniziato a creare le voci e i reparti di logica. Abbiamo riempito la nostra sala riunione di post-it, ogni colore rappresentava un’area di competenza e ci siamo trovati sommersi dai fogli. Stavamo pensando in grande”.

Laura Conti