La storia di Sinapsi è la storia delle persone che ne hanno fatto parte, e ognuna di esse porta con sè un bagaglio unico e speciale. Davide Bolognesi, Senior Developer dell’azienda, è con noi dal primo giorno, per essere precisi è con noi da quando Sinapsi era solo un’idea e il suo racconto è una delle cose più preziose di questo viaggio.
Questa storia parte da lontano, quando è iniziato tutto?
Io ho sempre avuto una passione per l’informatica, ma ti parlo di anni in cui ancora non c’era internet e per avere anche solo un minimo approccio a un sistema Widows funzionante dovevi andare a cercare in negozi specifici, era raro che qualcuno avesse certe attrezzature dentro casa. In quel momento la formazione di un informatico era una questione molto diversa rispetto a ora, quasi autodidatta, e con il tempo, quando anche l’evoluzione delle apparecchiature ci ha dato un mano, ho cominciato a fare dei tentativi tutti miei strutturando piccoli software che poi ho proposto a una realtà del settore. È così, nei panni d’intermediario, che mi sono affacciato per la prima volta a questa famiglia che poi è diventata sinapsi.
Come è nata Sinapsi
La storia di Sinapsi, dopo quanto ho accennato prima, inizia formalmente nel 1998 dalla dedizione e l’ambizione di poche persone che, partendo dalla direzione di una piccola azienda d’installazione di impianti complessi, hanno capito quanto fosse importante avere un gestionale fatto su misura per le necessità di quel modello di attività. Quel bisogno, anche prematuro in un certo senso, è stato il vero punto d’inizio della nostra storia, della mia storia. Io ho lasciato il mio lavoro precedente per dedicarmi totalmente a questo progetto e da li le nostre strade non si sono più separate.
Avevate già in mente un gestionale simile a quello attuale?
Si, però il desiderio di creare un sistema funzionale e flessibile come ti dicevo è nato in un momento storico lontanissimo dall’attuale evoluzione tecnologica. Nel 1998 era quasi inimmaginabile tutto ciò che poi Sinapsi è riuscita a creare con Logica. Già al tempo volevamo che questo gestionale fosse mobile, smart, flessibile e Sinapsi si è mossa fin dal principio per migliorare il lavoro degli addetti della nostra azienda che dovevano svolgere un determinato compito, cercando di uscire dalle forme canoniche che all’epoca caratterizzavano questo tipo di sistemi.

“I primi esperimenti erano un tentativo di dare ai nostri addetti gli strumenti digitali per andare in un cantiere potendo portare con sè disegni, piantine, manuali e informazioni relative ad una determinata macchina e, allo stesso tempo, avere a portata di mano anche quanto gli fosse necessario per rendicontare il proprio lavoro. Mi ricordo che la prima versione era una valigetta da dj pesantissima con dentro un pc e una stampante, attrezzatura che all’epoca era costosa e davvero poco pratica, ma le intenzioni erano già quelle che a oggi abbiamo concretizzato: essere “portatili”.
– Davide Bolognesi
Come siete arrivati a Logica?
Prima di arrivare a Logica ci sono stati diversi passi intermedi e due versioni primordiali del nostro software. I primi tentativi sono poi confluiti all’inizio degli anni 2000 in GIG, un gestionale che si muoveva su una tecnologia all’avanguardia ma ancora troppo rigida per la nostra visione. Da questa consapevolezza, un passo alla volta, è nato Logica, un sistema tutto nostro che rendeva molto più agili e veloci le modifiche e gli ampliamenti.
“Fin da subito c’è stata la volontà di rendere questo sistema personale. Ogni giorno aggiungevamo qualcosa, mi veniva chiesto d’implementare una funzione o modellarla. Se penso da dove siamo partiti e dove siamo arrivati ora è impressionante, Logica conta a oggi 615 moduli, che per un gestionale è tantissimo”.
– Davide Bolognesi
C’è stata una svolta fondamentale che vi ha permesso di raggiungere questo risultato?
Sicuramente l’assunzione del mio collega Stefano Zanotti. Lui è salito a bordo nel 2010 per affiancarmi in questo sviluppo, ma la sua formazione ci ha permesso di compiere passi completamente nuovi. Dal 2016, dopo aver compreso Logica per come noi l’avevamo creata, lui l’ha portata allo step successivo: il web. Da quel momento abbiamo lavorato per dare vita a Logica Web e io mi sono adattato allo sviluppo di questo tipo di applicazione, diversa da quella che era la mia preparazione, perché in certi casi gli strumenti che utilizzi per ottenere qualcosa passano in secondo piano rispetto all’importanza del risultato. La sua idea era quella giusta da seguire e così è stato.
